Il Digiuno Ecclesiastico

IL DIGIUNO ECCLESIASTICO************************Da Facebook : Sacerdote in Eterno

Fare penitenza è un comandamento divino. La Chiesa Cattolica, applicando questo comandamento, ha sempre prescritto dei giorni di digiuno.Imitando l'esempio di Mosè, Elia e Nostro Signore Gesù Cristo, che digiunarono 40 giorni, fu istituita la quaresima.Il digiuno quadragesimale è stato istituito dagli apostoli stessi, secondo San Girolamo (ep. XXVII ad Marcellam), San Leone Magno (serm. II, V, IX, De Quadragesima), San Cirillo d'Alessandria (homil. paschal.), Sant'Isidoro (de eccles. officiis l. VI, C. XIX).- Antichissimo nella chiesa romana il digiuno delle quattro tempora, all'inizio delle stagioni.- Antichissimo il digiuno all'inizio delle feste.una sola citazione dal magistero ordinario infallibile dei sommi pontefici:Papa benedetto xiv "nos ambigimus" del 30 maggio 1741:"l'osservanza della quaresima è il legame della nostra milizia: è per essa che ci distinguiamo dai nemici della Croce di Cristo: per essa che allontaniamo i flagelli dell'ira divina: per essa che, protetti dall'aiuto celeste durante il giorno, ci fortifichiamo contro i principi delle tenebre. se quest'osservanza si rilasserà, sarà a detrimento della Gloria di Dio, per il disonore della religione cattolica e delle anime cristiane: e non c'è dubbio che questa negligenza diventerà la fonte di sventure per i popoli, di disastri nei pubblici affari, di infortuni per gli individui."non essendo di nessun valore legale la "Costituzione" "Poenitemini" di Giovan Battista Montini, che era privo di autorità pontificia, del 1966, e non essendo per nulla in vigore il cosiddetto "Codice di Diritto Canonico del 1983" perchè promulgato dal modernista monsignor Wojtyla, sono ancora in vigore i canoni 1250-1254 del Codice di Diritto Canonico, modificati dal decreto della S.C. dei riti del 16 settembre 1955 e della S.C. del Concilio del 25 luglio 1957.l'attuale legge per i fedeli di rito latino è quindi la seguente:la legge del digiuno obbliga tutti i fedeli non scusati o dispensati, dai 21 anni compiuti ai sessanta incominciati: quella dell'astinenza dalla carne a partire dai sette anni compiutiil digiuno consiste nel fare un solo pasto al giorno oppure due piccole refezioni nel corso della giornata (i teologi quantificano in 60 grammi al mattino e 250 alla sera)l'astinenza vieta l'uso della carne, di estratto o brodo di carne, ma non quello delle uova, dei latticini e di qualsiasi condimento di grasso animale (canone 1250)giorni di astinenza dalla carni:tutti i venerdì dell'anno (tranne se vi cade una festa di precetto)giorni di astinenza e di digiuno-mercoledì delle ceneri-ogni venerdì e sabato di quaresima-il mercoledì, venerdì e sabato della quattro temporacioè:-della prima settimana di quaresima-della settimana di pentecoste-della terza settimana di settembre-della terza settimana di avventole vigilie:-di natale (24 dicembre)-di pentecoste-dell'immacolata (7 dicembre: tranne per gli ambrosiani)-d'ognissanti (31 ottobre)giorni di solo digiuno senza astinenza-tutti gli altri giorni feriali di quaresima (le domeniche non c'è il digiuno)data la sede vacante, la dispensa di papa Pio XII del 28 gennaio 1949 è oggi purtroppo inapplicabile, anche se la legge puà essere applicata con benignità da confessori.possono non praticare l'astinenza:-i poveri che ricevono carne in elemosina e non hanno altro da mangiare-gli infermi, i convalescenti, i deboli di stomaco, le donne che allattano, le donne incinte se deboli-gli operai che fanno i lavori più pesanti quotidianamente-mogli, figli, servi, tutti coloro che esercitano un servizio, essendovi costretti, e che non possono avere altro cibo sufficientemente nutriente.possono non praticare il digiuno:-coloro che digiunerebbero con grave incommodo: ammalati, convalescenti, deboli di nervi, donne che allattano o incinte;-poveri che già hanno poco cibo a disposizione;-coloro che esercitano un lavoro che è moralmente e ordinariamente incompatibile con il digiuno (lavori corporali e onesti: fonditori, fabbri, metalmeccanici, muratori, tagliaboschi, calzolai, conciatori, fornai, mugnai, agricoltori, vasai, lavandaie, vetturini, marinai, lavoratori con macchinari che debilitano il corpo e la mente.- i servi che sono occupati in molti e pesanti lavori;-coloro che fanno un lavoro intellettuale o spirituale molto faticoso e diuturno: studenti sotto esami, professori che devono prerare molte lezioni, anche maestri di ginnastica;-chi deve fare un lungo e stancante viaggio (almeno nove chilometri a piedi oppure un giorno intero di viaggio in treno, nave, aereo con vari scali;- per un maggior bene o per un'opera di pietà più grande se questa è moralmente incompatibile con il digiuno: coloro che servono negli ospedali, i predicatori...eleemosyna, ieiunium, abstinentia, oratio (elemosina, digiuno, astinenza, preghiera): ecco la quaresima cattolica!