Pastorale

I Miracoli accadono davvero solo se si è in Unione con Dio
Quando si vive davvero in amorosa comunione con Dio, difficilmente le contrarietà e le sofferenze riescono a toccarci. Questo non perché abbiamo raggiunto una specie di apatia – tanto impossibile, quanto finta – quanto perché siamo talmente abbandonati alla Sua volontà che ci sentiamo protetti e assistiti da lui. Ora, se questo sembra facile quando tutto va bene, diventa più complicato quando la persecuzione e la sofferenza bussano alla nostra porta. In quel momento e’ necessario chiedere il suo aiuto.
Chi vive in totale abbandono con Lui realizza una cosa importante: La non necessità di piacere a Dio attraverso azioni straordinarie. Quantunque queste possano accadere per volontà di Dio, ben vengano; noi eseguiamo i Suoi comandi e la Sua volontà, e tutto il merito dell’azione straordinaria non è nostro ma del Padre che ha fatto in modo di realizzare un Suo progetto attraverso di noi.
Ma se le azioni straordinarie non avvengono, non dobbiamo per forza cercarle, rischiando di montare poi in superbia qualora riuscissimo a realizzarle; Anzi, al contrario, la vera e unica opera che l’uomo deve compiere è accogliere la salvezza offerta da Dio credendo nel Signore Gesù. E’ un atto di fede costante che deve abbracciare tutta la nostra vita, istante per istante; le scelte, gli affetti, i comportamenti e le relazioni devono essere momenti di unione amorosa con Gesù, e quando si è riempiti della Grazia, anche i dubbi e le sofferenze più atroci, si trasformano in atti d’amore reciproco. In quei momenti, tutto risplende e tutto diventa facile, anche quello che a prima vista sembrava difficile. Quando riusciamo ad accettare tutto questo nel nostro cuore, abbandonadoci completamente a Lui, allora, e solo allora vediamo i miracoli.
Commento e Considerazioni alle letture del 23 Aprile 2012
a cura del Dott. Luigi Aiello