L'apparenza, L'esaltazione, La Vanagloria; L'umiltà, Il Servizio, La Regalità Di Cristo

1Allora Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo: 2«Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. 3Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere, perché dicono e non fanno. 4Legano infatti pesanti fardelli e li impongono sulle spalle della gente, ma loro non vogliono muoverli neppure con un dito. 5Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dagli uomini: allargano i loro filattèri e allungano le frange; 6amano posti d'onore nei conviti, i primi seggi nelle sinagoghe 7e i saluti nelle piazze, come anche sentirsi chiamare "rabbì''dalla gente. 8Ma voi non fatevi chiamare "rabbì'', perché uno solo è il vostro maestro e voi siete tutti fratelli. 9E non chiamate nessuno "padrè'sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello del cielo. 10E non fatevi chiamare "maestrì', perché uno solo è il vostro Maestro, il Cristo. 11Il più grande tra voi sia vostro servo; 12chi invece si innalzerà sarà abbassato e chi si abbasserà sarà innalzato.


In questo brano evangelico, Gesù non contesta gli insegnamenti dei Farisei, ma la loro ipocrisia: sarebbero credibili, se mettessero in pratica ciò che insegnano. Da questo si trae quale deve essere lo stile di vita del vero discepolo di Gesù: vera e sincera umiltà, non voler essere dogmatici ma esemplari, non confidare nelle apparenze e non cercare la vanagloria, ma piuttosto essere gratuitamente servizievoli.
Quante volte anche noi siamo contenti di essere visti e lodati per aver fatto qualche piccolo gesto di servizio? Oggi, esaminando i nostri gesti e le nostre opere, siamo sinceri con noi stessi, e ogni volta che scopriremo di essere caduti nella soddisfazione personale, riconosciamolo, riprendendo poi il cammino da dove siamo caduti.
Signore, ti chiedo sempre maggiore delicatezza di coscienza e ti prego di aiutarmi nel mio cammino verso di te.