La Confessione: Il Sacramento Della Penitenza E Della Riconciliazione


Il Sacramento della Penitenza e della Riconciliazione

Dio ha manifestato la sua misericordia riconciliando a sé il mondo per mezzo di Gesù Cristo il quale ha iniziato la sua missione sulla Terra predicando la Penitenza: “Convertitevi e credete al Vangelo” (Mc 1,15) e guarendo i malati nel corpo e nello spirito in nome della fede.
Con la Sua ascensione al cielo, conferì agli Apostoli ed ai loro successori il potere di rimettere i peccati: “Ricevete lo Spirito Santo: a chi rimetterete i peccati saranno rimessi, a chi non li rimetterete resteranno non rimessi” (Gv 20, 22-23).
Il perdono e la riconciliazione ci vengono donati col Sacramento della Penitenza detto anche Confessione. E’ proprio in tale sacramento che incontriamo Cristo il quale agisce mediante lo strumento che è il sacerdote: ma è pur sempre il Signore Gesù che ci assolve e ci perdona!
Questo sacramento è detto anche Sacramento della Riconciliazione in quanto ci riconcilia con Dio attraverso la Chiesa santa e peccatrice insieme: se ci convertiamo è la Chiesa intera che si riconverte; se noi vinciamo il peccato è la Chiesa intera che vince il peccato.
La celebrazione individuale del Sacramento della Penitenza non va improvvisata o fatta solo quando ne abbiamo voglia: ci si può accostare perché se ne sente l’esigenza, ma anche quando non se ne sente il bisogno: in tal modo costringiamo noi stessi ad adeguarci al volere di Dio e non solo “all’estro della nostra sensibilità” (S. Maggiolini).
Nell’accostarsi al sacramento della guarigione sono fondamentali da parte del penitente tre atteggiamenti:
1) la contrizione, ovvero quel cambiamento interiore e radicale della propria vita;
2) l’accusa dei peccati, ovvero la manifestazione sincera delle proprie colpe dopo un sereno e attento esame di coscienza fatto alla luce della Parola di Dio;
3) la Penitenza, non come una tassa da pagare ma come un rimedio al nostro peccato che trasformi la nostra vita in modo integrale.
E’ pur vero che oggi si avverte la mancanza del senso del peccato perché viene a mancare il senso di Dio come punto di riferimento del nostro agire quotidiano: Dio viene visto o sentito come un essere lontano e astratto oppure quale giudice severo pronto a punirci. A tale proposito, Voltaire scriveva: “Dio ha creato l’uomo a Sua immagine e l’uomo s’è creato un dio a sua immagine”.
Il peccato è un male che ha le sue radici nella libertà umana e si esprime in un no libero all’amore di Dio: con la Riconciliazione si attua un gesto di amore grande e gratuito da parte di Dio che ci ha creati. Si attua, così, dopo il Battesimo, una nuova nascita che ci rende creature nuove! Sant’Ambrogio recitava: “La Chiesa ha l’acqua e le lacrime: l’acqua del Battesimo, le lacrime della Penitenza”.
Accostarsi al Sacramento della Penitenza deve diventare per noi una vera esigenza interiore, nella consapevolezza del nostro limite in quel continuo bisogno della misericordia di Dio. Accostarsi con frequenza e regolarità, ci aiuta a relazionarci sempre più a Lui e ai nostri fratelli.
Accanto al Sacramento della Penitenza, è di rilevante importanza la Direzione Spirituale per un cammino efficace di discernimento per giungere alla sapienza del nostro cuore.
Pascal scriveva: “Ci sono due categorie di persone: i giusti che si credono peccatori, i peccatori che si credono giusti”.
E noi, in quale categoria ci riconosciamo?




Anna Losappio